Una nuova mostra al Castello di Miramare
Si intitola “La scienza della visione. Fotografia e strumenti ottici all’epoca di Massimiliano d’Asburgo”. Al centro dell’esposizione il megaletoscopio di Massimiliano d’Asburgo.
Miramare, 13 giugno 2020
La magia della camera ottica e il fascino delle scoperte scientifiche dell’Ottocento. Su questi due temi suggestivi è impostata la terza edizione del Focus on al Castello di Miramare, che si intitola “La scienza della visione. Fotografia e strumenti ottici all’epoca di Massimiliano d’Asburgo”. Propone un percorso espositivo immersivo e affascinante che ha per protagonista il megaletoscopio, un visore progettato per osservare stampe fotografiche con diversi effetti di luce inventato dall’ottico Carlo Ponti a metà dell’Ottocento.
Visitabile dall’apertura del Museo, il 2 giugno scorso, l’esposizione si trova nella ex Sala Progetti del Museo di Miramare, completamente riallestita e rinnovata per ospitare mostre temporanee come la serie dei Focus on, centrati su alcuni oggetti della collezione di Massimiliano d’Asburgo che, pur compresi nel percorso di visita, meritano una valorizzazione e un’esposizione dedicata: un nuovo modo di raccontare la storia dei moltissimi oggetti che spesso passano inosservati nell’insieme delle ricchissime sale mentre, invece, possono svelare il contesto storico e artistico della sua creazione, oppure il suo legame con figure lontane e vicine della famiglia dei fondatori di questo luogo.
È così anche per il megaletoscopio, al centro di questo percorso espositivo, oggetto di un recente, accurato restauro.
Si tratta di un visore di stampe fotografiche dell’epoca che venivano colorate sul retro e poi traforate con degli spilli per creare dei punti di luce che risaltavano solo alla visione, tramite lo strumento, con illuminazione retrostante. Si poteva così ottenere una versione diurna e una notturna della stessa stampa fotografica, che restituiva contesti ambientali amati, effetto che rende particolarmente suggestiva anche l’esposizione al Castello di Miramare. Dimostrando la sua grande passione e il suo interesse per ogni genere di innovazione, Massimiliano d’Asburgo acquistò il megaletoscopio subito dopo che fu brevettato dal suo inventore.
“Con Esof, nel 2020 Trieste è la capitale della scienza – ha detto il direttore del Museo storico e il Parco del Castello di Miramare Andreina Contessa -. Per questo anche Miramare ha puntato sulle scoperte scientifiche che rappresentano il filo conduttore di tutta la vita del suo fondatore. La fotografia è la nuova arte dell’Ottocento, produce una grande curiosità e, al contempo, un nuovo modo di rappresentare la realtà e guardarla”.
Le foto in esposizione provengono dal ricco archivio fotografico di Miramare e sono una fonte preziosissima dell’aspetto che il Castello e il Parco avevano poco prima della partenza del suo fondatore. Sono anche una testimonianza particolarmente interessante dell’uso della fotografia e del suo significato commerciale nell’Ottocento. Oltre alla versione per megaletoscopio, infatti, queste foto erano prodotte anche in formato cartolina e collezionate in grandi album.
Il biglietto di ingresso al Museo, aperto ogni giorno dalle 14 alle 19, comprende anche la visita alla mostra allestita nella ex Sala Progetti.
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