Collocazione: Depositi
La veduta rappresenta il Porto di Sinope sito sulle coste turche del Mar Nero e fa parte della serie di vedute di città portuali dei Baseggio, posseduta dal granduca di Toscana Pietro Leopoldo di Adburgo-Lorena e transitata da Firenze a Vienna, infine giunta a Trieste come collezione dell’arciduca Massimiliano.
Fu dipinta nel 1786 dal pittore cartografo e vedutista, Antonio Baseggio.
Il porto è raffigurato all’alba mentre alcuni velieri manovrano nella baia. Alla sinistra, in primo piano, è raffigurato un vascello ottomano con accanto una scialuppa carica di marinai che indossano il caratteristico turbante. Alla destra, invece, si vede avanzare un veliero russo in uscita dall’insenatura, con i marinai sul ponte che portano in testa la feluca. La tersa luce mattutina è riflessa dallo specchio d’acqua da cui si ergono le fortificazioni del porto, donando alla scena un idilliaco chiarore.
In realtà, dal Cinquecento fino agli inizi del Novecento, il porto naturale di Sinope è stato avamposto navale strategico per la flotta ottomana nel lungo susseguirsi delle guerre russo-turche. Nella baia di Sinope il 30 novembre 1853 si svolse l’ultima storica battaglia tra navigli a vela, in cui due squadre navali dalla marina imperiale russa sgominarono la flotta turca, scatenando così la guerra di Crimea (1854 -1856).
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