“Qui, sul bordo di quello che sappiamo,
a contatto con l’oceano di quanto non sappiamo,
brillano il mistero del mondo, la bellezza del mondo, e ci lasciano senza fiato.”
Carlo Rovelli

Riaprono a Trieste le Scuderie del Castello di Miramare completamente trasformate da un grande mostra, tributo al viaggio infinito della conoscenza e all’inesaurita sete di scoperta.

“KOSMOS. Il veliero della conoscenza” è un omaggio alla spedizione della fregata Novara e alla meravigliosa stagione di esplorazioni scientifiche del mondo avvenuta nell’Ottocento e ininterrotta fino a oggi.

Il viaggio, inteso come metafora dell’eterno anelito umano di oltrepassare i propri orizzonti di studio e conoscenza, e il cardine attorno al quale ruota il percorso espositivo dell’esposizione, a cura di Andreina Contessa e dell’Ufficio mostre del
Museo Storico e del Parco del Castello di Miramare (museo autonomo del Ministero della Cultura).

Oggi l’inaugurazione e la presentazione alla stampa. Apertura al pubblico dal 21 dicembre 2023 alle Scuderie del Castello di Miramare.

Trieste, 20 dicembre 2023
È il viaggio, metafora dell’eterno anelito umano di oltrepassare i propri orizzonti di studio e conoscenza, il cardine attorno al quale ruota il percorso espositivo di “KOSMOS. Il veliero della conoscenza” a cura di Andreina Contessa e dell’Ufficio mostre del Museo (Alice Cavinato, Fabio Tonzar e Daniela Crasso) aperta al pubblico dal 21 dicembre 2023 alle Scuderie del Castello di Miramare. Lo spazio espositivo alle Scuderie del Castello è stato riaperto per l’occasione, dopo una lunga pausa post pandemia, con un allestimento spettacolare e innovativo che si avvale anche di strumenti altamente tecnologici per raccontare al pubblico di oggi modo in cui è nata la conoscenza scientifica e come continua a essere sprone e traguardo per molti studiosi. Il percorso si avvale anche di installazioni digitali, modelli in scala e diorami che faranno vivere al visitatore
l’esperienza della vita a bordo di una nave adattata per un’importante spedizione scientifica. Nella “Sala della
Vertigine cosmica” il viaggiatore contemporaneo potrà fluttuare tra le galassie, mentre il tema dell’Intelligenza artificiale è il grande protagonista di una delle sezioni espositive che ampliano lo sguardo verso il domani, il viaggio della scienza, del sapere, e delle conoscenze dall’Ottocento al futuro.

Fulcro della mostra e inizio del percorso espositivo, è il viaggio che portò il 30 aprile 1857 la fregata Novara a
salpare da Trieste per percorrere 51.856 miglia marine, con 22 tappe principali in cinque continenti. Il progetto
espositivo sviluppa molte componenti scenografiche e mette in mostra rilevanti reperti e opere mai esposte prima che
provengono soprattutto dal viaggio della fregata e che furono presentate al rientro della spedizione a Trieste nel 1860
nel Palazzo della Borsa. In mostra, oltre 150 tra reperti naturalistici, oggetti etnografici, strumenti storici di
navigazione e rilevamento dati e utensili scientifici, fotografie e libri antichi, dipinti e acquerelli.
Gli obiettivi principali della spedizione ottocentesca erano l’esplorazione e la descrizione cartografica di zone della
Terra non ancora conosciute, la conoscenza e lo studio delle popolazioni indigene, la raccolta e la catalogazione
reperti di minerali, così come di specie vegetali e animali, oltre all’importante scopo di tessere nuovi rapporti
economici, strategici e diplomatici. Mai come nell’Ottocento fu esplorata così tanta parte della Terra in un periodo
così breve; si scoprirono, catalogarono e studiarono moltissimi reperti antropologici ed esemplari botanici, zoologici e
geologici, studi che produssero una notevole mole di documenti.
Negli stessi anni in cui Massimiliano costruiva il Castello di Miramare e definiva la collezione botanica del suo grande
giardino – spiega Andreina Contessa, direttore del Museo Storico e del Parco del Castello di Miramare –, promuoveva
la scienza supportando una rete di conoscenze e contatti tra gli studiosi del tempo”. La mostra è, infatti, un omaggio alla figura di Massimiliano d’Asburgo e al suo amore per il mare, i viaggi e le navi. Principale promotore di missioni internazionali della Marina austriaca, di cui detiene il comando dal 1854, partecipa direttamente alla spedizione in Brasile tra il 1859 e il 1860 e segue a distanza e con attenzione il viaggio a carattere
diplomatico, scientifico, commerciale e militare effettuato dalla Novara tra il aprile del 1857 e l’agosto del 1859, con lo
scopo di effettuare la circumnavigazione del globo.

Il titolo della mostra, invece, è un omaggio al grande geografo e naturalista tedesco Alexander von Humboldt e alla sua opera, Kosmos, che diede alle stampe pochi anni prima la partenza della spedizione della Novara, e che è uno dei più esaustivi progetti di descrizione fisica del mondo poiché raccoglieva tutte le conoscenze note fino a quei giorni.

Alexander Von Humboldt – continua Contessa -, nel volume in cui faceva riferimento a tutte le scoperte scientifiche conosciute all’epoca – teorizzava che tutte le cose fossero collegate tra loro, il che anticipa il nostro concetto di ecologia. La mostra vuole inquadrare il percorso che sempre viene fatto per scoprire il mondo. Ogni iniziativa e desiderio di scoperta nasce, infatti, da una necessità innata di conoscenza che ha l’uomo. Per scoprire il mondo bisogna intraprendere un viaggio e, questo percorso, porta ad altre domande e, inevitabilmente, ad altre culture”.

KOSMOS. Il veliero della conoscenza” documenta come anche oggi, la raccolta dei dati sia un tema che rimane di stretta attualità e contribuisca alla costruzione del sapere. Prende in esame il viaggio contemporaneo e l’attuale, inesaurita sete di scoperta, oggi caratterizzata da strumenti e tecnologie che consentono da un lato una conoscenza universale del mondo ma che, dall’altro, non ci concede alibi di inconsapevolezza.

Grazie a prestiti di importanti musei viennesi e alla collaborazione con molte istituzioni – Università degli studi di Trieste, Civico Museo del Mare di Trieste, Musei civici di Trieste, Fondazione Internazionale Trieste, SISSA, OGS – l’esposizione alle Scuderie del Castello di Miramare reitera la magnifica esperienza del viaggio e della storia delle scoperte raccontando esperienze di viaggiatori e scienziati, di saperi e tradizioni, rivelando in modo spettacolare la conoscenza immagazzinata nelle biblioteche, nelle collezioni e negli archivi e tradotta fino ai giorni nostri da menti
brillanti e lungimiranti.