Care amiche e cari amici,
il 2021 è stato l’anno precario e trasformativo della ripartenza, iniziato in salita, con la pandemia ancora nel pieno dei suoi effetti, si è concluso con la speranza di un ritorno alla normalità, che ancora non appare all’orizzonte. Ciononostante, il 2021 è stato per Miramare un anno operoso che ha visto la conclusione e l’inizio di importanti progetti, un anno ricco di esperienze all’insegna dell’arte e della cultura, che abbiamo condiviso con tutti voi. Vorrei ringraziarvi per la vostra partecipazione alle iniziative del museo e per l’interesse che avete costantemente dimostrato per il castello e per il parco.
Come altri musei, Miramare ha accusato il colpo del cambiamento accelerato generato dalla pandemia, ma ha cercato di trasformare questo lungo momento di crisi in un’opportunità per ridisegnare il proprio ruolo di servizio e sostegno alla comunità, di simbolo storico, civile e fortemente identitario, promuovendo e incoraggiando la conoscenza, la cultura e la creatività in tutte le sue forme.
Con la prima newsletter del 2022 vorrei condividere con voi una breve selezione di immagini significative dell’anno appena concluso, che partono dai primi mesi di chiusura del museo, e illustrano poi i progetti realizzati e intrapresi in quest’ultimo anno, dopo mesi di faticosa ripresa ma anche di importanti attività.  Miramare nel corso del 2021 è stato protagonista di una serie di mirati restauri del suo patrimonio e di nuove aperture, di un’estate ricchissima di spettacoli ed eventi a largo respiro e di notevole portata, realizzati grazie a importanti collaborazioni, di nuove iniziative che hanno contribuito ad ampliare la sua proposta culturale e la sua accessibilità. Il museo è stato destinatario di importanti riconoscimenti, e della costante attenzione di media nazionali e stranieri che hanno scelto il Parco e il Castello di Massimiliano d’Asburgo per raccontare il territorio di cui Miramare è il simbolo.

Trieste, infine, è risultata al primo posto per la qualità della vita nella classifica del Sole 24 Ore, anche, e soprattutto, grazie al traino della cultura. Ho sempre pensato che la cultura sia un motore centrale per economia e turismo e che i musei abbiano un ruolo importante nella reputazione di una città: Miramare ha dato in questo ambito un contributo consistente alla valutazione di Trieste. Una conferma indiretta deriva da una rilevazione dei dati di gradimento del pubblico effettuata quest’anno presso il Museo, dalla quale emerge che il 99% dei visitatori si dichiara soddisfatto della visita al Castello di Miramare, dando al sito una valutazione decisamente positiva.

Tra i proponimenti della mia direzione per l’anno che viene pongo come primo quello di continuare a prenderci cura del passato e del presente, col pensiero fisso a ciò che avrà significato nel futuro, sforzandoci di essere un museo aperto e propositivo, un luogo di richiamo alla conoscenza, al senso di appartenenza e all’inclusione, all’impegno educativo e sociale nei confronti della comunità e del pubblico.

In questo momento di stanchezza, ma anche di rinascita e speranza il mio augurio per tutti e per ciascuno è che il nuovo anno rinnovi le nostre capacità di attenzione e gentilezza, e ci porti luce, armonia e bellezza.

Il Direttore del Museo storico di Miramare Andreina Contessa