di Franca Merluzzi

Accoglie di nuovo i visitatori il grande parco del castello di Miramare. Una bella novità riguarda il giardino degradante verso il mare. Ridisegnato e fiorito è una meraviglia! Grazie alle fotografie storiche e alle relazioni scritte dal capogiardiniere dell’arciduca Massimiliano d’Austria, è stato ripreso il disegno originario che la malattia del bosso aveva in parte compromesso. Sono state ridisegnate le aiuole chiamate poeticamente “Ali di farfalla” o “Aiole del mare” e inserite le piante: araucarie, yucche, palme nane e giapponesi assieme ai cespugli topiati di ginepri e tuie.
Altra novità, gradita dai triestini da sempre affezionati a Miramare, è rappresentata dalle piante da fiore che ravvivano l’insieme. In questo periodo fioriscono con sfumature dal rosa intenso al bianco: Cosmos, Dalie, Cleomi, Zinnie, Canne d’India, Salvie, tra poco anche le Echinacee. Un bellissimo effetto di leggerezza è dato dall’ondeggiare di gaure e graminacee mosse dal vento. Le piante scelte, originarie del Messico e di altri paesi americani, sono un omaggio nei confronti dell’arciduca, viaggiatore in Italia e in paesi lontani, appassionato di botanica e diventato imperatore del Messico.
Si tratta di una reinvenzione contemporanea che ha tenuto ben presente la storia del giardino, le aspettative dei visitatori, ma anche la sostenibilità nella coltivazione. Il parco è di 22 ettari e la sua manutenzione è davvero impegnativa. A tutto provvede il museo autonomo statale diretto dal 2017 da Andreina Contessa.

https://www.rainews.it/tgr/fvg/audio/2020/06/fvg-Vita-nei-campi-del-28-giugno-2020-c09a25b7-6563-449d-afca-b7125c15949c.html