Collocazione: Parterre

Nel parterre prospiciente la caffetteria pensata da Massimiliano d’Asburgo come punto di ristoro per il Parco di Miramare, è posizionata lateralmente una statua, prodotta dallo Stabilimento Tecnico Triestino, raffigurante Apollo con sembianze adolescenziali.

Il giovane dio è rappresentato in riposo, appoggiato ad un tronco cui è appesa una faretra, simbolo degli arcieri di cui è patrono. Si tratta di una copia dell’Apollo Medici degli Uffizi, meglio noto come “Apollino” o “Piccolo Apollo”, di derivazione prassitelica, alla cui vista Massimiliano d’Asburgo rimase incantato, durante la sua visita a Firenze nell’estate del 1851. Così l’arciduca descrisse l’opera nel suo diario di viaggio: Con le membra ancora quasi femminee […] un dio solo per il modo in cui tiene il nobile capo, per la sua graziosa e dignitosa figura”.

L’Apollino di Miramare s’innalza su una colonna di una certa altezza, che rivela l’originaria presenza nel parterre di piante ad alto fusto, che non dovevano oscurare la decorazione scultorea voluta da Massimiliano.